TAVOLO LE CORBUSIER ( 225 x 85 x 19 mm) + 4 SEDIE CESCA BREUER PAGLIA DI VIENNA BORDO NERO + 2 POLTRONCINE CESCA PAGLIA DI VIENNA BORDO NERO – 23%
Posted on October 16th, 2015 by commerciale in 1, aforismi, architettura, armonia design, armoniadesign.biz, arredamento, arredamento casa, arredamento d'interni, arredamento d'ufficio, arredamento di classe, auguri, bauhaus, bioarchitettura, Blogroll, buoni sconto, classici, clienti, concorsi, cultura, design, dialogo, diaologo, feng shui, grandi designers, innovazioni, insieme, le corbusier, lezione, marcel breuer, poltroncine, promozioni, regali, regali natale, rinnovare arredamento, sculture, sedie, sociale, tavoli, tavoli cristallo, tavoli da pranzo, tavoli per cucina, tavoli per ufficio, tavoli scontati, UncategorizedNON PERDETE LE OCCASIONI DI ARMONIA DESIGN PER RINNOVARE IL VOSTRO ARREDAMENTO
TAVOLO LE CORBUSIER (225x85x19 mm) +4 SEDIE CESCA BREUER PAGLIA DI VIENNA BORDO NERO+2 POLTRONCINE CESCA PAGLIA DI VIENNA BORDO NERO
€ 1.443,00 € 1.111,11
23% di sconto
*IVA e trasporto esclusi
Promozione della settimana valida fino al 25 Ottobre 2015
N°1 ARTICOLO : TAV ADLC733MM19
La trasparenza, l’eleganza, la leggerezza ed infine la semplicità, sono le caratteristiche salienti di un design all’avanguardia in quegli anni lontani (1928/1929), ma nondimeno cosi vicino e attuale anche ai giorni nostri, tanto da rendere questo tavolo di Le Corbusier, chiamato anche Tube d’Avion, sempre moderno e insensibile al tempo.
N°4 ARTICOLO : SED AD58PVBN
N°2 ARTICOLO : PON AD58PVBN
Sedia di autentica semplicità e raffinatezza, prese il nome “Cheska” dalla figlia del famoso designer. Oggi è generalmente chiamata “Cesca”. L’utilizzo dello schienale e della seduta in paglia di Vienna indicano un comprensibile riferimento alle sedie Thonet. Molto attraente anche la versione con braccioli. Fu una delle prime sedie a sbalzo insieme a quelle di Stam e Mies van der Rohe. In genere l’ideazione della sedia a sbalzo è da ascriversi a Stam, poiché in seguito ad una causa legale durata svariati anni la corte tedesca assegnò la paternità a quest’ultimo.